Merende 2008

Con «Merende» lo spettatore è invitato a vivere un ambiente plasmato da LACAMI. La funzionalità di oggetti singoli viene potenziata grazie alla contestualizzazione in un’installazione ambientale in cui la filosofia del restyling, adottata da LACAMI ormai da una decina d’anni – vivere un oggetto unico e irripetibile nella quotidianità -, si esprime pienamente. Le due situazioni proposte richiamano al momento conviviale della merenda, un momento di pausa, di stacco dalla routine. Su una superficie in pvc che funge da pavimento, l’artista ha collocato due ambienti: un salottino intimo dove chiacchierare e un luogo meno legato allo spazio della propria casa, come possono essere i tavolini di un bar, dove consumare uno spuntino rapido.

I due luoghi vengono diversificati attraverso la scelta delle forme degli oggetti inseriti. Nel salotto il tavolino è basso e tondo, e le sedie sono comode poltroncine imbottite, mentre nel bar vengono collocati due tavoli quadrati, ognuno con attorno due sedie. La scelta della forma del quadrato e del cerchio, non è casuale: il cerchio non ha asperità o interruzioni, mentre il quadrato, con i suoi quattro lati uguali, presenta spigoli e dunque cambi di direzione. Su queste forme geometriche è interessante notare come LACAMI agisca per compensare, fino quasi a generare, la sensazione opposta che le forme suggeriscono. Con l’intervento pittorico, smussa la rigidità lineare dei tavoli con quattro lati e interviene a modificare i volumi delle «gambe» con segni neri decisi che interrompono la verticalità, infondendo levità alla forma complessiva dell’oggetto preesistente. Sul tavolino rotondo, invece, i segni contenuti nel cerchio frammentano la morbidezza, originando cunei imprevisti. Tra le opere in mostra è possibile notare il ritorno ricorrente di un colore realizzato dall’artista, un rosso vivo e profondo, tra il rosso carminio e il cadmio scuro, una tinta vivace unica, che dota i mobili di una singolarità che è anche cromatica.

L’installazione stimola il visitatore a entrare nell’ambiente allestito e a mettersi letteralmente in gioco; sul pavimento e sulle pareti, infatti, sono collocate alcune aperture, «botole» che nascondono riproduzioni ingrandite di dettagli e sfumature presenti sulle superfici dei mobili esposti. Lo sguardo viene sollecitato a guardare oltre le «botole» e a scoprire in modo fisico e ludico i particolari, piccole porzioni di oggetti in cui si possono scorgere i gesti singoli dell’artista. Attraverso le «Merende» LACAMI apre lo spazio fisico della propria installazione allo spettatore e lo invita a entrarvi dentro, a viverlo in un attimo di pausa quotidiana.

Fotografie: © Elisabetta Scalvini

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